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Buongiorno,

la ringrazio per la segnalazione. Ieri alle 21:30 circa si è verificato un blackout grave al nostro laboratorio. Alcune apparecchiature hanno subito dei danni quindi adesso il servizio NTP ha solo funzionalità limitate.


Cordiali saluti, G.V. – INRiM

 Ma cosa è l’NTP (Network Time Protocol)?

E’ uno strumento che serve per sincronizzare gli orologi di apparati connessi ad una rete (internet o privata).

Questo è necessario per degli applicativi che basano il loro funzionamento sull’ordine temporale.
Un esempio banale è la posta elettronica:
se il vostro PC è indietro di un giorno ed inviate un messaggio dal vostro MAIL o OUTLOOK, il destinatario riceverà il messaggio, ma questo non verrà messo in alto tra gli ultimi ricevuti, bensì ordinato in base all’orario di chi ha inviato il messaggio.
Se inviate una mail a me con 24 ore di sfasamento, questa verrà messa dopo altre 40 mail che avrò già letto e mai penserò che si sia materializzato qualcosa PRIMA delle ultime ricevute temporalmente.
La mia mente in realtà pensa continuamente a questi cassi limite, MA, ho dovuto prendere atto che in una giornata ci sono solo 24 ore (salvo futuri upgrades) e non val la pena perdere troppo tempo.

Ecco, ci sono quindi degli ENTI che mantengono NTP a livello nazionale ed internazionale.
E’ sempre meglio usare un NTP vicino geograficamente, per evitare latenze (i millisecondi che servono per raggiungere il server NTP) che vanno ad innalzare l’approssimazione del valore.

In ITALIA è mantenuto dall’INRiM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, l’istituto che col suo OROLOGIO ATOMICO, è responsabile di mantenere il TEMPO LEGALE ITALIANO.

Tante sicurezze, ma che succede se succede qualcosa all’NTP di INRiM?
Ah, semplice, le sincronizzazioni che puntano a loro, vengono a mancare!

MA FIGURATI SE…

ED INVECE…

 

in questo momento ntp2.inrim.it non funziona.

Per i sistemi più stutturati come quelli che gestisco, non è un grosso problema (ho un mio server NTP con ridondanze), ma per l’utente medio che ha implementato un servizio INTERESSANTE utilizzando un server “che tanto è quello dell’INRIM” ora si trova AD ESEMPIO ad avere software di contabilità che sbrocca, email che non consegnate correttamente…

L’implementazione dei servizi critici per l’azienda, non son da lasciare in balia dell’ “amico che ci sa fare“.
Finché le cose van bene, siamo tutti SIGNORI, ma il problema per le aziende sta nell’essere pronti ad affrontare IL CASO PEGGIORE.

Se LUNEDì arrivando in ufficio vi renderete conto alcuni computer sono impazziti e NON RIUSCIRETE A LAVORARE, forse l’INRiM non ha ancora risolto il guasto.

Potreste però essere fortunati, ma

non credo che vogliate legare l’affidabilità dei vostri sistemi ed eventi ‘fortunati’.

E’ qui che l’esperienza che ho maturato nei sistemi su larga scala, può fare la differenza anche in realtà più piccole.